Superare la perdita del coniuge
Dopo aver condiviso una vita intera, o anche solo un breve periodo, la morte del coniuge lascia un vuoto incolmabile. Ci si ritrova a lottare con la domanda straziante: “Perché è successo proprio a me?”. Sebbene il dolore per la perdita della persona amata sia devastante, è un processo che può essere superato.
Il timore di dimenticare
Molte persone temono che superare il dolore per la morte del partner equivalga a dimenticarlo. Per questo motivo, pur desiderando la guarigione, ne temono le implicazioni. In realtà, ciò che si supera è il dolore lacerante che svuota l’anima e rende la vita arida; restano invece la nostalgia e l’amore per la persona. Arriva un momento in cui il ricordo del coniuge non è più accompagnato dalla sofferenza, ma solo da affetto e tenerezza.
I tempi dell’elaborazione del lutto
Non esistono scadenze prestabilite per affrontare il lutto. Anzi, quando la morte del coniuge è improvvisa o avviene in giovane età, spesso ci si ritrova sommersi da adempimenti burocratici e, magari, dalla necessità di accudire figli piccoli. Tali incombenze costringono a vivere in “pilota automatico”, scollegandosi dalle proprie emozioni. In questa fase, il dolore può sembrare inesistente o abilmente represso. Tuttavia, è solo quando il dolore emerge in modo concreto e totalizzante che ha inizio il vero processo di superamento. Tutto ciò che accade prima è essenzialmente un meccanismo di rimozione.
Azioni concrete per il benessere
Sebbene il dolore sia un’esperienza profondamente personale, esistono piccole azioni che possono favorire il benessere:
- Vivere le emozioni: Accogliere ogni emozione provata, bella o brutta che sia, senza vergogna.
- Prendersi cura di sé: Ricordarsi di alimentarsi correttamente, dedicare tempo alle persone care, fare passeggiate e coltivare i propri hobby.
Al contrario, ciò che andrebbe evitato nelle fasi iniziali sono i cambiamenti radicali dell’esistenza (traslocare, cambiare città o stravolgere il giro di amicizie). Simili scelte possono dare la falsa impressione di una ripartenza energica, ma in realtà creano ulteriore instabilità, destinata prima o poi a manifestarsi con forza.
Il vero addio
Il funerale non coincide necessariamente con il momento in cui si dice addio all’amore della propria vita. L’addio autentico è un processo più intimo che può manifestarsi anche dopo anni, o non avvenire mai completamente. Può concretizzarsi in gesti apparentemente semplici: riporre la fede nuziale in un cassetto, fare un viaggio in un luogo significativo per entrambi, o scrivere una poesia. Sarà il cuore a dettare le modalità e il momento in cui si sarà pronti a compiere questo passo.
Assistenza per la perdita di un familiare
In caso di perdita di un familiare, potete rivolgervi a Onoranze Funebri Sordo. Ci trovate a Buja (UD), in via Pra’ di Tos 3. Per contatti chiamate il 0432.960189 o il 335.6787204, oppure scriveteci a info@onoranzefunebrisordo.com.
- È possibile rivedere la registrazione dell’evento sul nostro canale Youtube.
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